Chi è che non si è mai intristito a Natale e nelle feste cosidette "comandate"?
Nelle feste
di Natale i depressi aumentano. Se in generale un italiano su 10 vede tutto
nero, in vista delle feste di fine anno, con il loro inevitabile contorno di
euforia collettiva, shopping forzato, riunioni con i parenti, per tanti
italiani Natale diventa uno 'spettro' che fa paura. E' la 'diagnosi' del
neurologo Rosario Sorrentino, che lancia un'idea: psicologi dell'emergenza in
aiuto dei depressi da Natale.
''Mai
come in questo periodo - sottolinea Sorrentino - si registra un'incidenza così
alta di depressione, a causa del cambio di stagione e delle abitudini, della
riduzione della luce e soprattutto del confronto fra l'euforia collettiva e il
proprio malessere. Questo clima di felicità a tutti i costi - spiega - aggrava
il disagio psichico presistente, la persona si avvita su se stessa, guarda in
maniera pessimistica il proprio passato e si sente sola. Le festivita' vengono,
vengono vissute come uno spettro, perche' spesso aggravano la 'sindrome del
nido vuoto'''. Infatti, a fare piu' paura man mano che si avvicina Natale e'
''la solitudine, vissuta come una iattura. Ecco allora che ci si deprime''.
''Invece
- e' l'invito dello specialista - bisognerebbe approfittare del Natale per
riappropriarsi della propria interiorita' e vivere la solitudine come
un'opportunita' di riflessione. Magari pensando - suggerisce - che chi corre in
giro a fare regali, o passa da una cena di colleghi a una di parenti e' solo
'condannato' ad apparire felice, ma in realta' e' vittima di un elevato carico
di stress''. Non solo. Secondo il neurologo, un aiuto ai 'depressi da Natale'
potrebbe arrivare dagli psicologi dell'emergenza. ''Sarebbero utili centri di
ascolto sul territorio, dove possa recarsi chi ne ha bisogno, anche solo per
parlare, prima che possa compiere gesti drammatici''.
Fonte: http://www.italiasalute.it/
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