sabato 27 maggio 2017

Per le donne il Flirt è una vera minaccia al proprio rapporto




Per gli uomini, flirtare è come un gioco. Si fa non tanto perché l’altra sia più bella della propria partner, ma semplicemente perché è “un’altra”. Allo stesso tempo, però, si dimostrano poco disposti ad accettare lo stesso comportamento da parte della partner. Per le donne, invece è tutto più serio: il flirt con un bell’uomo, sebbene passeggero, diventa occasione di riflessione sulla natura del rapporto in corso. Questi differenti meccanismi di reazioni dipendono dalla differente atteggiamento di genere verso il “flirt”.
È questo il risultato di una ricerca condotta da John E. Lydon dell’Università di Montreal e recentemente pubblicata nella rivista Journal of Personality and Social Psychology. Mentre gli uomini non percepiscono la persona con cui flirtano una minaccia per la loro relazione, le donne la vedono come una reale concorrente e si comportano di conseguenza per difendere la propria relazione. La ricerca è stata condotta su 724 uomini e donne eterosessuali nel corso di sette differenti esperimenti. In uno di questi, 71 uomini sono stati fatti incontrare con una donna attraente. La metà di essi hanno incontrato una single, che ha accettato il corteggiamento. L’altra metà una donna, che semplicemente li ha ignorati. 
A seguito dell’appuntamento, gli uomini sono stati sottoposti a un questionario, con domande del tipo: come reagirebbe se il suo partner si comportasse stranamente, come ad esempio rifiutare un appuntamento o inventarsi scusa improponibili su come ha passato la serata. Tra gli uomini, che poco prima avevano flirtato, solo il 12% sarebbe disposto a perdonare il partner. Tra le donne, che pure avevano effettuato il medesimo test con uomini attraenti, la percentuale di perdono sale al 17,5. “Di fronte a tali situazioni gli uomini giudicano i fatti diversamente dalle donne” è il commento di Lydon. È questa diversità di classificazione, di categorizzazione, dei comportamenti che determina una diversa capacità di resistenza alle tentazioni. E non, come si è soliti dire, una presunta debolezza verso ciò che tenta a produrre determinati modi di agire.




Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/428




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